Presidenza di James A. Garfield

Presidenza James A. Garfield
Il presidente Garfield (anni 1870).
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Capo del governoJames A. Garfield
(Repubblicano)
Giuramento4 marzo 1881
Governo successivo19 settembre 1881

La presidenza di James A. Garfield iniziò il 4 marzo 1881, con il discorso d'inaugurazione e relativa cerimonia d'insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America e terminò il 19 settembre di quello stesso anno, per la morte di Garfield. Il 2 luglio il presidente fu ferito gravemente a colpi d'arma da fuoco all'interno della stazione ferroviaria "Baltimore and Potomac" di Washington; l'aggressore, Charles J. Guiteau, era un avvocato mitomane, che credeva di aver diritto a un incarico diplomatico. La ferita non sembrò essere in un primo momento fatale, ma sembra che le mani non sterilizzate dei medici abbiano causato un irreversibile aggravamento delle condizioni del paziente; Garfield morì a Elberon, nel New Jersey, il 19 settembre, dopo più di due mesi di sofferenze.

Costituisce la seconda presidenza più breve della storia degli Stati Uniti d'America, dopo quella di William Henry Harrison e prima di quella di Zachary Taylor.

Guiteau fu condannato per omicidio volontario alla pena di morte e impiccato nel giugno del 1882; tentò di far passare il suo crimine come un semplice "tentativo di ferimento" incolpando i chirurghi per non aver saputo guarire Garfield.

Durante la breve amministrazione Garfield si segnalano un aumento del ruolo del presidente nelle nomine ad incarichi federali, a discapito del Senato, tradizionalmente suggeritore dei nomi; il rafforzamento del potere della marina militare degli Stati Uniti e il risanamento della corruzione diffusa nel dipartimento delle poste.

Nelle nomine diplomatiche e giudiziarie, Garfield sfidò apertamente il potente senatore dello Stato di New York Roscoe Conkling nominando William Henry Robertson all'importante incarico di direttore del porto di New York, iniziando una dura polemica che si concluse con la conferma di Robertson e le dimissioni di Conkling dal Senato.

Garfield sostenne l'aggiornamento tecnologico in ambito agricolo, un elettorato istruito e i diritti civili degli afroamericani; propose anche una sostanziale riforma della funzione pubblica che fu approvata dal Congresso nel 1883 e firmata dal suo successore Chester Arthur con la denominazione di Pendleton Civil Service Reform Act.

Con il suo mandato bruscamente interrotto dopo soli 200 giorni e gran parte del tempo trascorso in cattive condizioni di salute dopo l'attacco, Garfield viene soprattutto ricordato per il suo assassinio. Gli storici spesso rinunciano perfino ad elencarlo nella classifica storica dei presidenti degli Stati Uniti d'America.


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